Hellas Verona di Redazione , 27/11/2020 11:38

Juric: Verona non sarà mai come l'Atalanta

Ivan Juric (foto Grigolini)


Verona-Atalanta è anche la sfida tra Juric e Gasperini. Ed ecco il pensiero del tecnico del Verona alla vigilia del match. “Gasperini mi ha fatto imparare praticamente tutto. Lui ha portato Atalanta a questi livelli. Dopo sconfitta con il Liverpool ho visto commenti vergognosi. Anche da ex giocatori. Poi l’Atalanta ha fatto quella partita incredibile a Liverpool, dimostrando di giocare sempre e comunque. Gasperini sinceramente ha creato un mostro. Ed è meglio dirlo subito: noi non possiamo mai essere come l’Atalanta”. Juric spiega il perchè: “Se avete fatto caso nell’Atalanta non hanno mai ceduto un giocatore che non fosse sostituibile. Sono rimasti quelli che veramente fanno la differenza. Gomez, Ilicic, Cedono solo giocatori che possono sostituire”. Gasperini è un maestro nel far crescere i talenti. E Juric a Verona è sulla stessa strada. Basti pensare a Kumbulla. “Non ho fatto nulla con Kumbulla - spiega però Juric - ho fatto di più con Empereur… Nel senso che a Kumbulla ho dato cinque indicazioni e lui le ha seguite tutte. E’ un predestinato, come Pessina. L’Atalanta ha fatto un affarone a darlo qui, Si è ritrovata in casa un grande giocatore”, Juric poi analizza le ultime due gare del Verona: “Il calcio è strano: ultime due gare sono state le migliori e abbiamo perso”. Alla fine del tunnel degli infortuni c’è comunque un lumicino: “Domani arriviamo con giocatori che stanno bene. Zaccagni, Barak hanno fatto una settimana tipo”. Su Benassi invece poco speranze e un infortunio che sta diventando un calvario: “

Benassi non riesce a venirne fuori. Ha questo problema al polpaccio, credo che con me abbia fatto solo un allenamento. Bisogna chedere al medico: casi così non ne ho mai visti. Vediamo invece se oggi Lovato e Favilli possono recuperare. Ho perso invece Magnani. Anche qui bisogna sentire il medico”.

Poi Juric parla di Maradona e della sua scomparsa: “

Maradonaè stato il mio primo idolo. Grande tristezza. E’ come se fossi rimasto orfano. Non so come l’avrei allenato. Più passano gli anni più apprezzo i giocatori che fanno la differenza, quelli tecnici. E lui era unico. Comunque quando guardavamo il Barcellona con Gasp e vedevamo gli allenamenti si notava come la squadra era organizzata per far sempre arrivare la palla a Messi. Non era casuale. Palla a Messi che doveva prenderla in un determinato punto, in una determinata circostanza”.

Crudo il giudizio sul progetto veronese. “Io volevo aprire un progetto ma il progetto non c’è. Mi dispiace perché io sto bene qui. Vorrei stare qui più a lungo possibile. Ma questo non è un progetto mi dispiace. Anche se dico che non è mai tardi per iniziare”.

Sugli attaccanti Juric aggiunge: “Kalinic sarà out questa partita, la prossima e anche l’altra. Infortunio minimo ma delicato. Di Carmine lo stimo, lo conosco bene. Unico rammarico è che a Cagliari doveva fare gol. Su Di Carmine comunque non ho dubbi. Lo vedo bene”. (g.vig.)