Hellas Verona di Redazione , 12/06/2019 18:30

Chi ha sbagliato resta, chi ha trionfato va via

Di Carmine e Aglietti festeggiano (foto Facebook Verona)

Chi ha sbagliato resta, chi ha trionfato viene mandato via. E' questo il paradosso in casa Hellas che si appresta alla nuova stagione in Serie A. Setti ha deciso di puntare su Ivan Juric per la prossima stagione. Il tecnico croato è stato preferito ad Alfredo Aglietti.

L'allenatore toscano lascia così l'Hellas dopo un solo mese. Quattro settimane brevi ma intense dove Aglietti è stato l'artefice di una promozione a cui ormai non credeva più nessuno (forse anche la società stessa). Una scelta discutibile che ha lasciato molti tifosi interdetti.

Una decisione che non appare meritocratica: Aglietti, il vero protagonista della promozione, "esiliato" da Verona, mentre i dirigenti che hanno commesso errori per tutto l'anno, puntando ad occhi chiusi su un tecnico come Fabio Grosso, praticamente fino all'ultima giornata, sono stati pienamente confermati (e con grandi elogi) da Setti.

D'Amico ha scelto Grosso, lo ha esonerato tardivamente e ha costruito una squadra piena di falle (i terzini inizialmente al centro del progetto Almici e Balkovec, una squadra costruita senza un vero regista a centrocampo, esterni offensivi che non vedono la porta, difensori centrali non proprio inappuntabili) leggermente sistemata a gennaio con l'arrivo positivo di Faraoni (e anche Vitale e Di Gaudio, che certo non hanno pienamente brillato).

Con i 25 milioni del Paracadutissimo ci si aspettava una squadra di altro livello. Anche se alla fine (in qualche modo) la promozione è arrivata. Setti quindi non ha dubbi: D'Amico è il Ds giusto per la Serie A, Barresi è il direttore operativo perfetto (perché non è ancora stato promosso, dopo tre anni, a Dg?). Ora la panchina è affidata a Ivan Juric che avrà un compito difficilissimo: salvare questa società dall'ennesima retrocessione in Serie B.