Hellas Verona di Redazione , 05/06/2019 10:30

Dai 49 punti sul campo alla promozione in A

Di Carmine e Aglietti festeggiano (foto Facebook Verona)

L'Hellas torna in Serie A, salendo sul treno della massima serie all'ultimo secondo, battendo il Cittadella nella finale play-off. Una stagione incredibile: la scelta di Setti e D'Amico di affidare la panchina a Grosso si è rivelata fallimentare. Solamente a due giornate dalla fine si è capito l'errore ed è stato dato il "ben servito" al tecnico abruzzese che non aveva mai convinto in riva all'Adige. Setti aveva addirittura usato la parola "esonerato a malincuore" nel comunicato.

Con Aglietti è tornato quello che è mancato per tutta la stagione: l'entusiasmo. Una squadra che, finalmente schierata con i giocatori nei propri ruoli, è riuscita a centrare l'obiettivo. Una stagione degna di un copione di un film: solamente 52 punti alla fine del campionato (49 conquistati sul campo più i tre a tavolino di Cosenza) e qualificazione ai playoff raggiunta solamente all'ultima giornata.

Durante la lotta, per la A, la squadra più forte (Palermo) è stata estromessa per i noti guai giudiziari e l'altra favorita (il Benevento) si è fatta sorprendere dalla mina vagante Cittadella. La squadra di Venturato, giovane ed inesperta, però si è arresa davanti al pubblico di Verona (25 mila al Bentegodi) che ha spinto la squadra verso una promozione che sembrava insperata.

Una stagione incredibile, piena di errori commessi dalla società: ma alla fine grazie all'arrivo di Aglietti l'obiettivo è stato raggiunto. Però il tecnico toscano non ha ancora in tasca la riconferma. Setti sfoglia la margherita: Ivan Juric o Pippo Inzaghi sono sempre le opzioni più gradite all'imprenditore carpigiano.